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Farmaci online, sequestri per 51 mln dollari e 400 arresti

Farmaci Redazione DottNet | 25/09/2017 20:44

In Italia 90mila le confezioni sequestrate. Per l'80% sono farmaci per la disfunzione erettile

 E' guerra totale ai medicinali potenzialmente pericolosi venduti dalle farmacie non autorizzate, che proliferano sempre di più sull'online. La maxi-operazione Pangea X coordinata da Interpol a livello globale, col contributo di Europol, ha portato al sequestro di venticinque milioni di confezioni di medicamenti contraffatti o potenzialmente nocivi, per 51 milioni di dollari, e 400 arresti.    La varietà dei prodotti intercettati spazia dagli integratori alimentari agli antidolorifici; dai farmaci antiepilettici agli antidepressivi, ai prodotti alimentari; e arriva persino alle 1,2 tonnellate di pasticche per la disfunzione erettile, trovate in Vietnam.

Tra i target dell'operazione anche un potente narcotico, il Fentanyl: la distribuzione del farmaco di provenienza illecita è infatti collegata a migliaia di overdose e morti nel mondo, negli ultimi anni.    Ma sono stati sequestrati anche dispositivi medici per l'implantologia dentale, profilattici, siringhe e attrezzatura chirurgica, per un totale di 500mila dollari. In Giordania, ad esempio, sono state individuate partite di lenti a contatto false dannose per gli occhi, sulla base di segnalazioni dei consumatori.

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Nella Repubblica Democratica del Congo, che quest'anno ha partecipato per la prima volta come molti altri Paesi africani, sono stati confiscati 650 chili di pillole anti-malaria. In particolare da Interpol segnalano una crescente preoccupazione per la diffusione dei farmaci contraffatti in Africa. Pangea X, l'operazione annuale che aveva preso il via nel 2008, con solo otto Paesi, è cresciuta in modo esponenziale negli ultimi dieci anni, col coinvolgimento, nell'edizione 2017, di 179 tra polizie, dogane e Authority di regolamentazione di 123 Stati - tra questi anche l'Italia - ha portato all'apertura di 1058 inchieste. In tutto sono stati oscurati 3584 siti web, e sospesi oltre 3000 annunci pubblicitari on-line di farmaci illeciti.    "Con un trend in crescita di persone che acquistano online, medicine comprese, i criminali sfruttano il filone per i propri profitti, mettendo a rischio la vita dei consumatori", evidenzia il direttore esecutivo dei Servizi di polizia di Interpol Tim Morris. Alla maxioperazione, eseguita tra il 12 ed il 19 settembre, l'agenzia dell'Ue Europol ha contribuito con i suoi analisti che hanno effettuato i controlli sui database europei, mentre un altro esperto è stato inviato a Budapest, in Ungheria, per gli accertamenti sul posto.

Circa 90mila confezioni di farmaci sequestrate, l'80% delle quali di prodotti per le disfunzioni erettili. Questo il bilancio per l'Italia dell'operazione Pangea X, che ha portato a sequestri e arresti in 123 paesi del mondo.    "A livello internazionale i paesi in cui sono stati eseguiti i sequestri sono aumentati, e anche il quantitativo totale di farmaci intercettati - spiega Domenico Di Giorgio, Direttore area ispezioni e certificazioni Aifa -. Per l'italia i numeri sono in leggera crescita, seguendo il trend degli ultimi anni, ma grosso modo sono quelli che abbiamo visto recentemente, con circa 90mila confezioni sequestrate alle dogane ma anche in punti vendita come i sexy shop o le palestre".    A fare la parte del leone, conferma Di Giorgio, sono i farmaci per la disfunzione erettile.

"Questo ormai è un dato acquisito - spiega l'esperto -, vengono acquistati non tanto per una ragione di risparmio ma di imbarazzo. Un altro motivo è che online si trovano farmaci che non si trovano in Italia, ad esempio la combinazione di farmaci per disfunzione erettile e per l'eiaculazione precoce. Per noi il fenomeno è confinato su queste patologie, andrebbe rafforzata l'informazione al pubblico sulla pericolosità di questi prodotti e aumentata la deterrenza, con pene ancora maggiori per chi viene trovato a smerciarli. In Svezia c'è stato un allarme per il farmaco oppiaceo Fentanil ma da noi no, e anche i 'superfarmaci' come quelli per l'epatite C non sono stati trovati, a differenza degli anni scorsi, anche se è un fenomeno che monitoriamo attentamente". In Italia, conclude Di Giorgio, non ci sono siti illegali che vendono farmaci. "L'approvvigionamento avviene all'estero - racconta -, mentre in Italia c'è un canale distributivo che magari usa anche Internet.

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